Elvira Trentini - Politeama Pratese

Politeama Pratese in lutto per la scomparsa di Elvira Trentini: fu fautrice della sua riapertura insieme alla compianta Roberta Betti

Era l’anima e il cuore del Politeama Pratese. Generosa, tenace, lucida fino alla fine, innamorata di quel teatro che si era battuta per riaprire insieme a Roberta Betti, a metà degli anni Novanta.
È morta questa mattina all’ospedale di Prato Elvira Trentini, 95 anni compiuti a gennaio, componente del consiglio d’amministrazione del Teatro Politeama Pratese. Se ne va con lei un pezzo di storia e di cultura della città, spalla storica della compianta presidente Roberta Betti scomparsa nel gennaio 2020. La figura di Elvira Trentini ha scritto una bella pagina di coraggio imprenditoriale tutta al femminile: esule dall’Istria nel 1956,  a Prato Elvira è partita da zero fondando l’impresa di pulizia industriali Trentini Elvira srl che oggi dà lavoro a 180 persone, portando ricchezza e lavoro in città. Ma la sua storia si lega indissolubilmente a quella del Politeama, tanto da ricevere un tributo pubblico sul palco da Simona Marchini e dalla compagnia di Mine Vaganti nell’ottobre scorso, in occasione dello spettacolo inaugurale della stagione.

«Perdiamo una delle colonne portanti di questo teatro, un esempio di amore per la cultura e per la città – sottolinea la presidente Beatrice Magnolfi –  Elvira era una donna straordinaria, con la quale si era creata fin da subito una forte intesa: da lei ho sempre ricevuto sostegno e incoraggiamento nel compito non facile di guidare questo teatro. Brillante, generosa, tenace, ironica: Elvira ha fatto il tifo per il Politeama fino alla fine. Ci mancherà, tanto».

La presidente Magnolfi ricorda un aneddoto raccontato spesso da Elvira e anche riportato nel libro-autobiografia di Simona Marchini Corpo estraneo. Elvira e Roberta, dopo un’intera estate passata a presidiare i lavori per la buca dell’orchestra, raccontarono alle signore pratesi di essere andate in vacanza nel  “golfo mistico”.

Nel 2018 Elvira Trentini ricevette l’onorificenza di cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, per aver dato in oltre mezzo secolo a più di duemila persone” e nel 2014 gli  antichi sigilli della città di Prato consegnati in palazzo comunale.

Alle 18 di oggi, martedì 6 marzo, sarà aperta la camera ardente mentre i funerali si terranno mercoledì 8 marzo in Duomo (ore 11).