Questo è un evento che si ripete24 Novembre 2021 21:00
Viva la vida

Dettagli evento
Viva la vida di Pino Cacucci, ispirato a Frida KahloRegia di Gigi Di Luca
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Viva la vida
di Pino Cacucci, ispirato a Frida Kahlo
Regia di Gigi Di Luca
con Pamela Villoresi
Produzione del Teatro Biondo Palermo
Viva la vida è uno spettacolo innovativo, che racconta una Frida Kahlo intima e contemporanea, liberamente tratto dal romanzo di Pino Cacucci. In scena Pamela Villoresi nel ruolo dell’artista, Veronica Bottigliero è la body painter che le dipinge sul corpo nudo i segni dell’arte di Frida mentre Lavinia Mancusi interpreta Chavela Vargas portando in scena l’ultimo atto della sua esistenza.
Un ultimo viaggio costellato da pensieri, immagini e ricordi che si muovono in un’atmosfera onirica. Tre donne in scena, per un canto alla vita, un urlo di amore e di libertà.
Lo spettacolo che si tiene nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne ha il patrocinio del Comune Prato
Note di regia
“Ho nelle vene sangue di ebrei ungheresi e sangue di indios taraschi, discendo dalla mescolanza di genti perseguitate e conquistate costrette alla fuga e disperse. Sono carne e spirito delle Americhe, sono meticcia, sono figlia di una figlia nata dallo stupro dei guerrieri avidi d’oro”.
La voce della molteplice natura di una donna capace di afferrare con determinazione la propria sofferenza elevandola ad una dimensione poetica. Un urlo di dolore che porta alla luce l’aspetto più propriamente femminile di Frida Khalo, attraverso simbolismi che richiamano la sua radice multiculturale ed etnica, andando oltre la narrazione biografica e facendo emergere l’anima di Frida donna, messicana, pittrice e rivoluzionaria. Animata dal fuoco dell’amore per Diego, per le donne, per l’arte, per le radici della propria terra, per la sua stessa vita, vissuta voracemente nonostante la fragilità della sua condizione fisica. Frida si mette a nudo, ripercorre l’esistenza travagliata, trascorsa in bilico tra vita e morte. Ormai stanca ed annientata dalla sofferenza, si prepara ad affrontare il suo ultimo viaggio, lasciandosi trasportare in un’atmosfera onirica, nella quale proietta immagini e ricordi. È la Pelona, la morte, ad assistere Frida in questo lento abbandono, che la libera dalla gabbia di un corpo deteriorato e le restituisce la vita, come opera d’arte, attraverso la creazione del mito. È in Chavela Vargas, espressione di sensualità e trasgressione, che Frida trova sollievo dal tormento interiore, attraverso momenti di serenità e di intimità. Simbolo della rivoluzione culturale di quel tempo, Chavela canta Frida e per Frida, canta il Messico di quegli anni, in cui il movimento culturale femminile ha fatto sì che l’arte stessa fosse rivoluzione, dandole un nuovo volto, rivendicando l’appartenenza e l’identità del passato.
Gigi Di Luca
Data
Giovedì 25 Novembre, 21:00