25 studenti del Copernico impegnati al Politeama, nell’ambito del piano ministeriale sugli istituti aperti d’estate, per mettere in scena l’opera “Risveglio di primavera”
Prove in corso al Teatro Politeama Pratese. Zaino in spalla e copione in mano, quello dell’opera “Risveglio di primavera” firmata dal drammaturgo tedesco Frank Wedekind: fino alla metà di luglio gli spazi del Politeama ospiteranno 25 studenti del laboratorio teatrale del liceo Copernico. Niente vacanze in questo periodo per i giovani attori in erba dello scientifico e del linguistico che si ritrovano negli spazi di via Garibaldi due pomeriggi a settimana, ogni martedì e venerdì.
Nell’ambito del “Piano scuola estate 2021” voluto dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, si è intrecciata una proficua collaborazione tra il liceo Copernico e il Teatro Politeama Pratese che culminerà nella messa in scena di uno spettacolo a ottobre proprio sul palco del Politeama.
Guidati dal regista Stefano Luci e dalla docente Nadia Andolina, referente per le attività teatrali dell’istituto, durante la pandemia gli studenti hanno continuato a collegarsi a distanza per portare avanti un’esperienza che al Copernico si rinnova da sei anni. Ma l’opportunità di partecipare alle attività estive organizzate dal loro liceo per recuperare la socializzazione perduta ha permesso loro di uscire dalle aule e assaporare la magia del teatro dal vivo, fatta di emozioni e relazioni.
«Per il Politeama è fondamentale la collaborazione con le scuole del territorio, in questo caso il liceo Copernico, alle quali mettere a disposizione il nostro patrimonio di spazi per progetti legati alla formazione teatrale degli studenti – sottolinea la presidente del Teatro Politeama Pratese, Beatrice Magnolfi – L’attenzione per le giovani generazioni, del resto, è uno degli assi portanti dell’attività del Politeama che da ottobre diventerà sede della Scuola del Teatro Musicale potenziando l’offerta formativa per bambini, ragazzi e giovani adulti».
Dal teatro a distanza allo spettacolo dal vivo che li vede protagonisti: in questo periodo gli studenti del Copernico sono impegnati nell’analisi del testo di Wedekind e nella costruzione dei personaggi. «Abbiamo scelto un’opera censurata per lungo tempo in Germania, un testo molto catartico – racconta il regista Stefano Luci – Finalmente il nostro laboratorio ha potuto riprendere le attività in presenza. Quella che gli antichi Greci chiamavano “paideia” esce dallo schermo di un computer e torna a scuola scoprendo il teatro vero».
Soddisfatti dell’esperienza anche gli studenti che finora si cimentavano nelle prove di recitazione nell’aula magna del Copernico e che, in vista della preparazione dello spettacolo di ottobre, hanno l’opportunità di salire su uno dei palcoscenici più grandi della Toscana.