IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
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IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE commedia musicale di Eugène Labiche
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IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
commedia musicale di Eugène Labiche
Direzione Artistica, adattamento, scenografia e regia SANDRO QUERCI
con
Alessandro Calonaci
Camilla Gai
Emiliano Geppetti
Camillo Grassi
Antonio Lanza
Francesca Nerozzi
Sandro Querci
Silvia Querci
Elena Talenti
e con Agata Biondi, Camilla Valentini Daria Dolfi, Gaia Vannacci
Inserti musicali Riz Ortolani
Coreografie Camilla Gai
Assistenti alla regia Elide Rovai, Carlotta Querci
Service Interprof
Spettacolo vincitore del Premio ITALIVE come migliore regia
Nel 1851 andò in scena per la prima volta uno dei testi comici che hanno fatto la storia del teatro mondiale, Un chapeau de paille d’Italie, un testo con i tempi comici della commedia dell’arte e col gioco dell’equivoco.
La prima versione ha delle arie musicali assai gradevoli; tuttavia, è stata principalmente messa in scena nella sola versione di prosa.
A metà ‘900 Nino Rota ne farà una delle opere liriche, più rappresentate al Mondo.
In detta operazione si ha una virata forte ed incisiva, facendo però rimanere intatto il testo di prosa con i suoi malintesi e tempi serrati ed aggiungendone brani musicali strepitosi del ‘900 di compositori di livello mondiale, come ad esempio: Vivere, Il cappello di paglia di Firenze, Mattinata fiorentina, Verde luna, e molti altri. Per la prima volta in Italia, la commedia andrà in scena nella sua forma primaria con musiche.
IL CAPPELLO DI PAGLIA DI FIRENZE
Il soggetto tratta della ricerca spasmodica da parte di Francesco Leoni, futuro sposo novello, di un cappello di paglia fabbricato a Firenze.
Un cappello di paglia di Firenze è stato mangiato dal suo cavallo mentre brucava l’erba, Francesco si deve sposare tre ore dopo, ma la proprietaria rivendica l’immediata restituzione altrimenti lo farà uccidere dall’amante. Il povero Francesco s’imbatte in diversi imprevisti, prima si reca da una modista di cappelli per farsene fabbricare uno identico, ma Clara, la modista appunto, è una sua vecchia fiamma, è ancora innamorata del Leoni e non sa che si sta sposando. Quindi fugge da una ricca Baronessa al Poggio Imperiale che pare possederne uno uguale, ma ella lo scambia per un famoso lirico bolognese, dunque Francesco si finge tale, tuttavia è costretto a fuggire. Si trova quindi ad affrontare il marito della traditrice che ha smarrito il cappello, ma qui saltano tutti gli schemi e le previsioni ed accade l’imprevedibile… uno spettacolo nello spettacolo!
NOTA DI SANDRO QUERCI
Il primo amore non si scorda mai, cantava Carlo Buti; in questo caso non v’è nulla di più vero. Non che sia stato proprio il primo amore, ma quantomeno la prima Direzione nella quale ho curato tutto. Ciò però di cui vado più fiero è stato lavorare sulla parte creativa avendo un testo già preesistente, aver preso il canovaccio del susseguirsi degli eventi, ed aver completamente riscritto, reinventato la commedia. Non sempre gli spettacoli vengono come li hai pensati, possono essere successi straordinari, pièces che lasceranno un segno, straordinariamente belli, ma quasi mai sono come li avevi pensati.
Ecco invece, il mio Il cappello di paglia di Firenze, proprio come l’avevo sognato, esilarante, comico, poetico, dolce, malinconico, travolgente, imprevedibile. Come me.
Dalle ore 20 possibilità di aperitivo con buffet su prenotazione (15 euro) scrivendo a bar@politeamapratese.it o inviando un messaggio su WhatsApp al numero +393887897303
Scarica il cartellone completo del Teatro Politeama Pratese in formato digitale
Data
Domenica 4 Maggio, 16:00