Questo è un evento che si ripeteDomenica 2 Febbraio, 16:00
L’ISPETTORE GENERALE
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L’ISPETTORE GENERALE di Nikolaj Gogol’ con Rocco Papaleoe con
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L’ISPETTORE GENERALE
di Nikolaj Gogol’
con Rocco Papaleo
e con Elena Aimone, Giulio Baraldi, Letizia Bravi, Marco Brinzi, Michele Cipriani, Salvatore Cutrì, Marta Dalla Via, Marco Gobetti, Daniele Marmi, Michele Schiano Di Cola, Marco Vergani
adattamento e regia Leo Muscato
musiche originali Andrea Chenna
scene Andrea Belli
costumi Margherita Baldoni
luci Alessandro Verazzi
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale, TSV -Teatro Nazionale
Una satira feroce che si prende gioco delle piccolezze morali di chi ha in mano il potere e si considera intoccabile. Il popolare Rocco Papaleo è protagonista dell’opera più discussa della letteratura russa di tutti i tempi. Siamo in un mondo in cui dominano l’ingiustizia e il sopruso, fra corruttori e corrotti, sfruttati e sfruttatori, in cui sfera pubblica e privata si mescolano e si confondono. È l’annuncio della visita di un ispettore generale a gettare nel panico piccoli e grandi burocrati di una cittadina russa. Dialogo dopo dialogo, tutti gettano la maschera della propria paura e ne restano accecati, in un vortice di preoccupazioni dettate sia da bassi istinti di sopravvivenza che da ragioni esistenziali, facendo venire a galla opportunismi e ipocrisie. Il testo, adattato e diretto da Leo Muscato, è l’espressione emblematica del teatro gogoliano e del suo tentativo di denunciare, attraverso il riso e la comicità, la burocrazia corrotta della Russia zarista, purtroppo ancora attuali. Uno dei più grandi capolavori della drammaturgia russa, scritto nel 1836, rivela oggi la sua drammatica attualità. Il testo di Gogol è molto più metaforico che naturalistico perché non fa riferimento nell’ambientazione a una concreta località russa, ma un piccolo microcosmo sociale autosufficiente, perfettamente isolato, nel quale l’autore fa confluire tutto il male osservato in Russia. Il nuovo allestimento dell’opera prende spunto proprio da questo isolamento, da questo essere altrove, lontano dai confini dell’impero, e forse da tutto il resto del mondo.
Durata dello spettacolo: un’ora e 40 minuti senza intervallo
photo ©Tommaso Le Pera
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Data
Sabato 1 Febbraio, 21:00